city of the giants of Mont'e Prama

The necropolis of Mont'e Prama is located at the base of the homonymous hill, at a distance of about 2 km from the pond of Cabras, along the road that leads from San Salvatore to Riola Sardo. The discovery of the site happened by chance in March 1974 by peasants who carried out agricultural work. Several excavation and recovery interventions followed between 1975 and 1979, led by the Superintendence for the Archaeological Heritage of Cagliari and Oristano and the University of Cagliari. The first excavation campaign was conducted in 1975 (excavation A. Bedini) and allowed to identify a dozen quadrangular lithic cysts and others with a circular well, some of which are associated with nuragic ceramic materials. With the second intervention, conducted between 1977 and 1979 (excavation C. Tronchetti), other thirty graves were identified aligned on a single row from south to north, plus three others placed to the east of the previous ones; Immediately behind the graves a section of ceremonial road was recognized with the same orientation. The burials, dug into the ground, are of the sub-cylindrical well type, with a diameter from 60 to 70 cm and a depth of 70 to 80; these were covered with quadrangular slabs of chalky sandstone measuring 100 x 100 x 14 cm in thickness. Individuals buried, in a sitting or kneeling position, belong to both sexes and are all in adulthood. The tombs excavated with the second intervention were completely devoid of equipment, with the exception of one that gave back an Egyptian scholar with an uncertain attribution. These were covered by an accumulation of sculptural materials in which were included 5178 fragments of male statues and other sculptural elements in limestone arenaceous. These materials, recently restored in the Li Punti (Sassari) Conservation and Restoration Center, are relevant to male statues, models of nuraghe and betili. The 28 statues identified so far, all fragmentary, represent 16 boxers, 5 archers and 5 warriors.
Thanks to the most modern technologies, visitors to the Museum can take a virtual journey that allows you to explore the whole Mont'e Prama sculptural complex. This was made possible by the work of the "Center for Research, Development and Higher Studies in Sardinia" (CRS4), a research center established by the Sardinia Reason. The Visual Computing team of the CRS4 has in fact performed a very high resolution scan of all the statues and created an innovative multimedia product, navigable thanks to a touch screen totem installed in the main exhibition hall, which allows the public complete and detailed visualization at natural size of all the statues and models of nuraghe recovered in Mont'e Prama and currently exhibited in the two museum sites.

città dei giganti di Mont’e Prama

La necropoli di Mont’e Prama si trova alla base del colle omonimo, a una distanza di circa 2 Km dallo stagno di Cabras, lungo la strada che da San Salvatore conduce a Riola Sardo. La scoperta del sito avvenne casualmente nel marzo del 1974 ad opera di contadini che eseguivano lavori agricoli. Seguirono diversi interventi di scavo e di recupero, tra il 1975 e il 1979, condotti dalla Soprintendenza per i Beni Archeologici di Cagliari e Oristano e dall’Università degli Studi di Cagliari. La prima campagna di scavo fu condotta nel 1975 (scavo A. Bedini) e consentì di individuare una decina di sepolture a cista litica quadrangolare e altre a pozzetto circolare, alcune delle quali associate a materiali ceramici nuragici. Con il secondo intervento, condotto tra il 1977 e il 1979 (scavo C. Tronchetti), vennero individuate altre trenta tombe allineate su un unico filare da sud a nord, più altre tre poste ad est delle precedenti; immediatamente a ridosso delle tombe fu riconosciuto un tratto di strada cerimoniale con lo stesso orientamento. Le sepolture, scavate nel terreno, sono del tipo a pozzetto subcilindrico, con un diametro da 60 a 70 cm e una profondità dai 70 agli 80; queste erano coperte da lastroni quadrangolari di arenaria gessosa di cm 100 x 100 x 14 di spessore. Gli individui sepolti, in posizione seduta o inginocchiata, appartengono ad entrambi i sessi e sono tutti in età adulta. Le tombe scavate con il secondo intervento erano del tutto prive di corredo, ad eccezione di una che ha restituito uno scaraboide egittizzante di incerta attribuzione. Queste erano ricoperte da un accumulo di materiali scultorei in cui erano compresi 5178 frammenti di statue maschili e di altri elementi scultorei in calcare arenaceo. Tali materiali, recentemente restaurati nel Centro di Conservazione e Restauro di Li Punti (Sassari), sono pertinenti a statue maschili, modelli di nuraghe e betili. Le 28 statue finora identificate, tutte frammentarie, rappresentano 16 pugilatori, 5 arcieri e 5 guerrieri.

Grazie alle più moderne tecnologie, i visitatori del Museo possono percorrere un viaggio virtuale che consente di esplorare tutto il complesso scultoreo di Mont’e Prama. Ciò è stato reso possibile dal lavoro del “Centro di ricerca, sviluppo e studi superiori in Sardegna” (CRS4), centro di ricerca istituito dalla Ragione Sardegna. L’équipe di Visual Computing del CRS4 ha infatti eseguito una scansione ad altissima risoluzione di tutte le statue e realizzato un prodotto multimediale innovativo, navigabile grazie ad un totem touch screen istallato nella sala espositiva principale, che consente al pubblico la visualizzazione completa e particolareggiata a grandezza naturale di tutte le statue e dei modelli di nuraghe recuperati a Mont’e Prama e attualmente esposti nelle due sedi museali.